
21 Set Nero come l’Anima
Sul vocabolario è scritto che l’omicidio è la soppressione di una vita umana ad opera di un altro essere umano. Poche parole, che tuttavia nulla dicono del movente, del mezzo e del legame tra l’assassino e la sua vittima. Ogni storia di un crimine è unica, ma ci sono casi che più di altri hanno segnato un’epoca, quando la spinta ad uccidere ha tratto origine da dinamiche personali, più o meno comprensibili, più o meno folli. Odio e gelosia, profitto e piacere… proiettili, lame e veleni.
Tre secoli di passioni e delitti, di persone e personaggi pronti a recitare sulla stessa scena, la scena del crimine: predatori e prede, inquisitori e avvocati, boia e giudici, tutti a comporre un grande affresco giallo virato al nero. Nero come l’anima di molti dei protagonisti.
Analizzati gli omicidi commessi nell’epoca contemporanea, prosegue il viaggio nei secoli dell’era moderna, per scoprire quanto ci sia di folle e quanto di malvagio nell’oscuro bisogno di uccidere. Ad accompagnarci una coppia eccezionale: Carlo Lucarelli, giallista, sceneggiatore e conduttore televisivo, e Massimo Picozzi, psichiatra, criminologo e consulente delle forze dell’ordine.
- Il caso di Sarah Metyard, 1758
- Il caso di Mary Blandy, 1751
- Le streghe di Salem e di Loudon, 1692-1634
- Jean David Nau, l‘Olonese, 1670
- La storia della marchesa di Brinvilliers, 1670
- La storia di Giulia Tofàna, 1630/50
- Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza, gli untori, 1633
- La storia di Erzsebeth Bathory, 1580/1610
- La Monaca di Monza, 1606
- La storia di Caravaggio, 1606
- L’Ermafrodito di Rouen, 1601
- La storia di Artemisia Gentileschi e di Beatrice Cenci, 1598
- La storia di Christopher Marlowe, 1586
- La storia di Peeter Stubbe. 1564/89
- La storia di Marcantonio Bragadin, 1571
- La notte di San Bartolomeo, 1572
- La storia di Sawney Bean, 1500/1600
- La storia di Benvenuto Cellini, 1530
- La piaga del ballo, 1518
- La Congiura della Magione, 1503