È inutile che alzi la voce

È inutile che alzi la voce

«Se il Novecento è passato alla storia come il secolo dell’odio, il nuovo millennio si è aperto all’insegna di un’emozione ancor più primitiva: la rabbia. È la rabbia ad armare la mano di quegli uomini che non sopportano il rifiuto di una donna, a trasformare un mediocre studente nell’autore di una strage, a prendere un tizio qualunque, alla guida di un’auto, e mutarlo in una belva primordiale. Ma c’è una rabbia meno clamorosa e più subdola, capace di avvelenare la vita in casa, sul lavoro, in coda agli sportelli.»

Piccola o grande che sia, la rabbia in sé è un fatto naturale, è l’ombra inseparabile della nostra quotidianità. È illusorio pensare di eliminarla, fondamentale invece è imparare a comprenderla, in noi stessi e negli altri, a interpretare il suo linguaggio, verbale e fisico, a distinguerla dalle tante altre emozioni che proviamo, per poterla gestire ed elaborare in modo costruttivo.

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